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Introduzione

Esistono diverse variabili di cui tener conto nella scelta della forma giuridica da dare all'impresa. Ma il problema di partenza è comunque se l'imprenditore intende esercitare l'attività da solo o con altri.

  • La forma più semplice è quella dell'impresa individuale (che può configurarsi anche come «impresa familiare»).

  • Se invece due o più persone si accordano per svolgere insieme un'attività economica siamo di fronte ad un'impresa collettiva, cioè a una società.

Il titolare di un'impresa individuale e i soci di una società di persone (s.n.c. - s.a.s.) o di capitali (s.r.l. - s.p.a. - s.a.p.a.) condividono preoccupazioni comuni: devono dapprima perseguire lo sviluppo economico della loro impresa e successivamente curarne la trasmissione o il passaggio generazionale, in modo da recuperare o perpetuare gli investimenti fatti.

La nascita e la vita di un'impresa, quale che siano la sua forma e le sue dimensioni, pongono questioni identiche:

  • come ottenere il migliore risultato con i mezzi a disposizione?

  • quanto costa la costituzione di una società e quale tipo scegliere?

  • come e quando trasferire l'azienda o la società e a chi?

Spesso le questioni tecniche e giuridiche legate alle varie fasi della vita di un'impresa individuale o di una società sono strettamente legate ad aspetti familiari dell'imprenditore o del socio, che è necessario tenere in dovuto conto ed esaminare.

Ad esempio il fatto che la compagine sociale sia formata dai membri di una stessa famiglia può influire sulle scelte in ordine al trasferimento delle partecipazioni.

Il notaio potrà esservi di aiuto per valutare ogni aspetto e conseguenza della vostra scelta. Nelle sezioni successive si riportano brevi cenni sulle caratteristiche principali dell'impresa individuale o collettiva.

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